FISH Test o “valutazione dell’assetto cromosomico nemaspermico”, per stimare la percentuale di spermatozoi con anomalie numeriche - aneuploidie e diploidie - per i cromosomi 13, 18, 21, X e Y.
Per “aneuploidia” si intende una condizione per cui la cellula spermatica non possiede più il corretto numero di 23 cromosomi (assetto aploide), e si verifica pertanto una condizione di disomia (23 cromosomi +1) o di nullisomia (23 cromosomi –1); con “diploidia” si indica la presenza di due coppie di tutti i cromosomi analizzati La valutazione viene eseguita in microscopia a fluorescenza (FISH sta per Fluorescence In-Situ Hybridization), utilizzando sonde di DNA specifiche per i cromosomi 13, 18, 21, X e Y: nel caso dei cromosomi 13, 18, 21, le rispettive trisomie (doppia copia dello stesso cromosoma) sono tra le possibili anomalie che si riscontrano nelle progenie a seguito dell' ICSI, e sono compatibili con la sopravvivenza; i cromosomi sessuali X e Y, invece, sono tra quelli che riportano le frequenze più elevate di aneuploidia in pazienti infertili e, di conseguenza, sono quelli più a rischio di trasmissione nelle progenie.
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